Uno scambio di idee
Abbiamo di recente parlato di quanto sia importante e per nulla scontato il concetto di pizza leggera e digeribile.
Proprio nei giorni scorsi ci è capitato di scambiare quattro chiacchiere su quest’argomento con la dottoressa Cassandra La Pietra, giovane e affermata biologa nutrizionista di San Severo (Fg).
Proprio nella terra che ci ospita, culla di una delle tradizioni più antiche e consolidate della pizza, ci è sembrato importante rimarcare l’importanza del nostro beneamato prodotto.
Tenendo ovviamente presenti i dettami di una sana alimentazione, ci è sembrato giusto sottolineare che non è corretto considerare la pizza come un cibo dannoso.
Insieme alla dottoressa La Pietra abbiamo pensato che ci avrebbe fatto piacere condividere con voi lettori alcune tra queste considerazioni. Per questo, siamo felici di proporvi sul blog della Cruna del Lago il suo importante contributo. Buona lettura!
“Ma chi l’ha detto che la pizza fa male?”
Al contrario di quello che si pensa la pizza ha tanti aspetti positivi, vediamo insieme quali!
Dal punto di vista nutrizionale innanzitutto ci sono i cereali, che sono alla base della nostra dieta, il “carburante”, pronto per essere utilizzato per le funzioni vitali dell’organismo.
Poi ci sono il pomodoro, ricco di antiossidanti e altri preziosi nutrienti, l’olio di oliva che è lo spazzino delle nostre arterie. Insomma si tratta di tanti elementi che fanno bene alla salute dell’uomo!
Com’è ovvio, bisogna evitare disequilibri o esagerazioni con i condimenti perché si andrebbe ad innalzare troppo l’assetto calorico. Anche in un regime di dieta ipocalorica può essere consentito il consumo, moderato, di una pizza condita senza strafare!
Quali sono gli errori da non commettere?
Tra i fattori che nel corso degli anni hanno contribuito a creare falsi miti negativi sulla pizza c’è di sicuro l’abuso di sale. Capita a volte che con un uso privo di criterio si utilizzi un quantitativo di sale nell’impasto, pari a quello consigliato per l’intera giornata.
Va inoltre tenuto presente che una veloce lievitazione porterebbe a una pizza poco digeribile. I nostri succhi gastrici si ritroverebbero a lavorare molto di più per far sì che l’amido e le proteine vengano scomposte in zuccheri semplici e in amminoacidi.
Al contrario, con una lenta e corretta lievitazione si raggiunge la giusta maturazione della pasta e con essa la scissione dell’amido e delle proteine. In questo modo si riescono ad evitare tutti quei fastidiosi sintomi di pesantezza, glicemia alta, sonnolenza e sete che molte volte ci ritroviamo ad avvertire dopo il consumo di una pizza.
Per questo è importante per la salute scegliere di mangiare una pizza prodotta tenendo presente tutte queste accortezze, come ad esempio quella del nostro Vincenzo!
La pizza rende felici!
Inoltre la pizza fa bene all’umore e rende felici, fornendo un mix di nutrienti come i carboidrati complessi e le vitamine del gruppo B che oltre a dare energia influenzano la produzione dei neurotrasmettitori legati al benessere.
Contiene inoltre triptofano che è presente sia nell’impasto che nella farcitura in particolare nei latticini come la mozzarella, amminoacido essenziale precursore della serotonina, l’ormone della felicità.
Inoltre la pizza appartiene all’insieme dei cibi cosiddetti palatabili, che fanno “ballare“ le nostre papille gustative, e favoriscono la produzione di endorfine da parte del cervello, neurotrasmettitori che aiutano a rasserenarci e a sentirci più rilassati.
Conclusione
In conclusione, una piccola avvertenza: attenzione ovviamente alle quantità! Come tutti gli alimenti che forniscono un’elevata quantità di carboidrati, la pizza favorisce una maggiore produzione dell’ormone insulina, che aumenta il rischio di andare incontro a sovrappeso, obesità, diabete e altri disturbi.
Ecco perché la pizza va bene, consumata senza eccedere nei quantitativi e nella frequenza!
Dott.ssa Cassandra La Pietra